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Moto enduro o turismo sostenibile? Noi non abbiamo dubbi!
Adagiata sui Monti Dauni, al confine tra la Puglia e la Campania, Pietramontecorvino ha storia antica, che risalirebbe ai Bizantini. Per le sue peculiarità il suo centro storico è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e ha ricevuto la prestigiosa Bandiera arancione dal Touring Club Italiano.
Appollaiata su uno sperone roccioso, domina la valle del Triolo che si srotola come un prezioso tappeto intessuto di tratturi e sentieri che noi guide ambientali amiamo percorrere a piedi. Negli anni, come dimostrano le diverse attestazioni ricevute, Pietramontecorvino assieme agli altri paesi del Subappennino Dauno, è diventata una meta di indiscutibile fascino per quel turismo lento e attento ai valori del territorio la cui promozione è uno dei valori fondanti di Assoguide.
Si comprende, dunque, lo sgomento nell’apprendere che qui e non altrove si disputerà l’unica tappa italiana dell’European Championship di moto enduro. Come spiega orgoglioso uno degli organizzatori ‘le moto utilizzeranno esclusivamente tratturi e mulattiere già esistenti per attraversare il territorio, i boschi e le aree montane e rurali di Pietramontecorvino, Castelnuovo della Daunia, Motta Montecorvino e Celenza Valfortore percorrendo un ‘anello’ lungo complessivamente circa 50 chilometri da ripetersi più volte’. Di fronte al sicuro impatto che 120 moto avranno sugli equilibri di quei sentieri carichi di storia e di bellezza, che andrebbero percorsi in silenzio e contemplazione, non si può certo rimanere inerti.
Assoguide stigmatizza la scelta delle amministrazioni comunali che hanno concesso i permessi e sollecita le amministrazioni preposte a verificare che siano stati svolti tutti i passi necessari affinché tale gara possa essere svolta in luoghi tanto fragili e belli.